Rapporto sulla città
Milano 1990

01 Luglio 1990

Milano ha bisogno di un’idea, di un progetto, attorno a cui raccogliersi e proiettarsi verso il futuro. Da questa forte convinzione si e’ sviluppato e ha preso corpo il disegno di un Rapporto sulla citta’ di Milano. 

Non si puo’ certo negare l’esistenza di un disagio, vistoso e crescente; un disagio che si alimenta di obiettive situazioni di malessere e di scadimento della qualita’ della vita nella citta’, e che esprime contestualmente una domanda di governo adeguato ai problemi gravi che l’attraversano. Tuttavia questo e’ tempo in cui il disagio non si esaurisca nelle secche delle sterili denunce e contestazioni, perpetuandosi tra rassegnazione e indifferenza. Occorre dare un nome alle istanze, individuare obiettivi perseguibili capaci di edificare la “casa comune”, la “citta’ dell’uomo”, per dirla con Lazzati. 

Questo primo Rapporto nasce come contributo che la Fondazione Ambrosianeum intende offrire al compito di discernimento, di ricerca e di elaborazione progettuale, raccogliendo la sfida della complessita’ e proponendo una lettura delle pieghe e dei processi della vita di Milano.

Milano appare come una citta’ in bilico; in bilico tra stanchezza e(e rassegnazione) e vitale operosita’; tra sospettoso barricarsi dentro il proprio particolare e slanci di solidarieta’; tra ripiegamento privatistico e partecipazione sociale; tra ambito provinciale e respiro europeo. Milano si trova in bilico: puo’ procedere e crescere – racogliendo le sfide che il cambiamento le pone – ma puo’ ripiegare.