Rapporto sulla città
Milano 1997

01 Luglio 1997

Ormai si moltiplicano le analisi e le diagnosi su Milano. Da alcuni anni sono diversi i contributi che vengono proposti sulla citta’, sui suoi problemi e sul suo futuro prossimo. Nel panorama degli interventi – di studiosi, ma anche e soprattutto di operatori sociali, politici e della comunicazione – e’ facile individuare due schieramenti: i pessimisti e gli ottimisti. I primi sono severi circa la situazione attuale della citta’ e sono piuttosto scettici circa la possibilita’ di una ripresa; i secondi tendono invece a mettere l’accento sui segnali di innovazione e sulle opportunita’ esistenti, e si mostrano fiduciosi circa il rilancio di Milano. 

Il Rapporto sulla citta’ della Fondazione Ambrosianeum vuole uscire dalle logiche e preoccupazioni di breve respiro e intende offrire un contributo qualificato, ma soprattutto continuativo e stabile, alla lettura di Milano. Quella che presentiamo e’ infatti la sesta edizione del Rapporto, che ha preso avvio all’inizio degli anni Novanta: la serie storica dei Rapporti sulla citta’ consente di leggere l’evoluzione e le trasformazioni conosciute da Milano nel corso del decennio che si apre al Duemila.

In questa sesta edizione abbiamo voluto rileggere Milano dal punto di vista dei processi di internazionalizzazione o, come ormai si usa dire, della globalizzazione. L’attenzione e’ rivolta pertanto a temi quali: le differenti popolazioni della citta’; la dimensione economico-lavorativa e le sue molteplici facce (innovazione e crescita, ma anche instabilita’, vulnerabilita’ ed esclusione); l’integrazione tra centro e periferia; i consumi stranieri e i consumi degli stranieri; l’associazionismo promosso da cittadini stranieri; la formazione dei minori alla mondialita’; i flussi comunicativi; l’offerta musicale su scala mondiale.