Rapporto sulla città
Milano 2015

La Citta’ metropolitana sfide, contraddizioni, attese

 

29 Giugno 2015

Senza grande clamore, dal 1°gennaio 2015, la Città metropolitana di Milano ha preso il via. La definizione della governance e delle strategie di azione è in corso, ma molti e rilevanti sono i nodi da sciogliere. Il Rapporto Ambrosianeum 2015 riflette su questo passaggio epocale e mostra come, prima ancora di una agenda metropolitana, occorrano un sistema decisionale articolato, policentrico e partecipativo in grado di far leva sull’apporto della pluralità degli attori del territorio, e un metodo di lavoro negoziale e sperimentale teso a definire programmi di azione circoscritti e realistici. La strategia di sviluppo metropolitano potrà così emergere in modo progressivo, incisivo e concreto da una polifonia di voci e interessi, capace di orchestrare una visione condivisa della città e del suo futuro; una visione che i cittadini per primi sono chiamati a forgiare. Difficoltà e tensioni non mancano, poiché la vita metropolitana è densa di contraddizioni e problematiche. Per questo la prima e più alta sfida per Milano metropolitana non è unicamente politico-amministrativa o economica, ma soprattutto sociale, culturale e spirituale. Milano deve tornare a essere metropolis, “città madre”. Soltanto così, fedele alla sua matrice ambrosiana, potrà svolgere appieno il suo ruolo di laboratorio per un nuovo umanesimo.

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Evento di Presentazione

Lunedì 29 Giugno 2015 ore 11:30
Ambrosianeum : Sala Falck

  

Presentano il Rapporto

Marco GARZONIO
Rosangela LODIGIANI

 Intervengono

Ada Lucia DE CESARIS
Don Gino RIGOLDI

Senza grande clamore, dal 1°gennaio 2015, la Città metropolitana di Milano ha preso il via. La definizione della governance e delle strategie di azione è in corso, ma molti e rilevanti sono i nodi da sciogliere. Il Rapporto Ambrosianeum 2015 riflette su questo passaggio epocale e mostra come, prima ancora di una agenda metropolitana, occorrano un sistema decisionale articolato, policentrico e partecipativo ingrado di far leva sull’apporto della pluralità degli attori del territorio, e un metodo di lavoro negoziale e sperimentale teso a definire programmi di azione circoscritti e realistici. La strategia di sviluppo metropolitano potrà così emergere in modo progressivo, incisivo e concreto da una polifonia di voci e interessi, capace di orchestrare una visione condivisa della città e del suo futuro; una visione che i cittadini per primi sono chiamati a forgiare. Difficoltà e tensioni non mancano, poiché la vita metropolitana è densa di contraddizioni e problematiche. Per questo la prima e più alta sfida per Milano metropolitana non è unicamente politico-amministrativa o economica, ma soprattutto sociale, culturale e spirituale. Milano deve tornare a essere metropolis,”città madre”. Soltanto così, fedele alla sua matrice ambrosiana, potrà svolgere appieno il suo ruolo di laboratorio per un nuovo umanesimo.