FOTOGRAFIE IN CARCERE
L'esposizione, aperta dal 15 novembre 2019 al 26 gennaio 2020, presenta 50 immagini in bianco e nero che documentano il libero esercizio della fede all'interno del carcere di Milano Opera. E'curata da Nadia Righi e Cinzia Picozzi (rispettivamente direttrice e conservatrice del Museo Diocesano), e realizzata in collaborazione con la Galleria L'Affiche.
Dal 2011, Margherita Lazzati ha frequentato, come fotografa, la casa di reclusione milanese, nell?ambito del «Laboratorio di lettura e scrittura creativa». Dopo quell'esperienza, che ha portato alla serie dei Ritratti in carcere, Margherita Lazzati ha allargato il suo sguardo verso altre realtà, sempre all'interno dell'istituto. In particolare, dal dialogo avviato nel 2017 con l'allora direttore Giacinto Siciliano, e proseguito con il suo successore Silvio Di Gregorio, e con il provveditore Luigi Pagano, è scaturita l'idea di documentare la quotidianità del carcere in tutti i suoi aspetti.
Il progetto Fotografie in carcere è nato col fine d'illustrare attraverso la fotografia la corrispondenza tra la realtà e alcuni articoli dell'ordinamento penitenziario, come il numero 58, sulle 'manifestazioni della libertà religiosa'. Le immagini dell'artista milanese ritraggono persone a contatto con la propria fede e con il proprio credo; non solo detenuti, quanto volontari, ministri di culto, agenti, appartenenti a comunità di diverse confessioni religiose, siano essi cattolici, ebrei, evangelici, copti, buddisti, musulmani, còlti nei vari momenti di preghiera e di condivisione.
"Ho scelto di ritrarre non solo i luoghi della preghiera - ricorda Margherita Lazzati - e della condivisione, ma anche i dialoghi, gli sguardi, i gesti rituali, i momenti di convivenza tra persone, che sono poi quelli che maggiormente mi hanno colpita".
Orari: martedi'-domenica, ore 10.00-18.00.
Info e prenotazioni: 02.89420019.